La vita emotiva di ogni persona si struttura a partire da un insieme di esperienze, rappresentazioni, schemi. Ognuno di noi sperimenta due sensazioni separate e distinte:

  • da un lato sente di essere un individuo singolo e intero, una persona sola;
  •  dall’altro si accorge che dentro di lui convivono anime diverse.

Quando notiamo che in certe situazioni ci comportiamo in maniera diversa rispetto ad altre, o che dentro di noi si sviluppano pensieri ed emozioni differenti a seconda delle esperienze che viviamo, dei contesti nei quali siamo inseriti, è probabile che parti diverse di noi si stiano esprimendo.

Quali e quante caratteristiche può avere una persona?

Talvolta emerge un lato vulnerabile, in altre occasioni un atteggiamento intransigente; a volte il bisogno principale è controllare le emozioni fino a non sentirle, in altri casi si manifestano tendenze più passionali. Quando dentro di noi convivono atteggiamenti, concezioni, modi di agire differenti, siamo in presenza di parti diverse del sé.

Questo non deve far pensare ad una patologia, bensì rappresenta il funzionamento psichico dell’essere umano, che matura nel corso della propria vita un repertorio di contenuti mentali e affettivi assai diversificati.

Una parte del nostro sé può assomigliare all’educazione che abbiamo ricevuto dalla famiglia, quindi rispecchiare i valori che ci sono stati trasmessi dai nostri genitori o da altre persone che si sono occupate di noi durante il nostro sviluppo; spesso sono valori impliciti, per esempio legati all’espressione delle emozioni – pensiamo a coloro che sono stati abituati a reprimere le reazioni emotive o a coloro che al contrario sono stati fin troppo rinforzati nella manifestazione di esse -, in altri casi si tratta di schemi di pensiero, convinzioni sul mondo, rappresentazioni della realtà e delle relazioni che analogamente vengono assimilate all’interno dell’ambiente familiare. Una parte di noi può esprimere l’educazione ricevuta da nostra madre e un’altra parte l’educazione ricevuta da nostro padre; ci sono poi aspetti più intimi, temperamentali, che derivano sia dalle caratteristiche soggettive della personalità sia dalla natura e dalla qualità delle esperienze vissute. Ognuno di noi è costituito da parti del sé che possono dialogare tra loro, entrare in conflitto, collaborare per il raggiungimento di uno scopo.

Queste parti sono come una squadra e la psicoterapia lavora per fare in modo che cooperino efficacemente. Pensiamo ad una persona che da un lato vorrebbe lasciarsi andare a vivere le proprie esperienze in maniera libera e spontanea ma dall’altro ha appreso dai genitori che quel tipo di comportamento è pericoloso e inaccettabile, o che prova vergogna per alcune caratteristiche del proprio corpo, del proprio carattere che sono state aspramente criticate ma al tempo stesso sente che quelle caratteristiche potrebbero costituire per lei una risorsa: la psicoterapia fa emergere le parti in gioco, i conflitti irrisolti, creando una sorta di palcoscenico sul quale le parti esprimono ognuna il proprio bisogno, il proprio scopo, confrontandosi per capire quale può essere la soluzione che le fa stare bene. Molte nostre esperienze, se ci prestiamo attenzione, ruotano intorno a questo tipo di dinamica; quasi ogni giorno viviamo situazioni emotive nelle quali i nostri valori, l’eredità delle esperienze passate, le influenze di quello che siamo e di quello che siamo stati diventano altrettante voci che si relazionano costantemente.

Può accadere che una zittisca le altre, che i rapporti di forza siano sbilanciati o che in momenti diversi assuma il comando una parte differente, ma sempre in questa dialettica prende forma la vita psichica dell’essere umano, e da questa dialettica la psicoterapia ricava strumenti e significati per intervenire. Obiettivo, l’integrazione pacifica delle parti finalizzata a creare alternative emotive e di pensiero più funzionali, più gratificanti.

 

Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una psicoterapia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, chiamando il numero 340/1874411 o scrivendo all’indirizzo email info@psicoterapiaemilano.it, e fissare un primo consulto gratuito in uno degli studi di Milano.

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