Un tema fondamentale in psicoterapia: la paura di sbagliare. Quando parliamo di perfezionismo, controllo, timore del giudizio e dell’incertezza, ci riferiamo a un insieme di elementi che costituiscono la struttura cognitiva dell’ansia. Accanto ad essi – sarebbe più corretto dire alla base – agisce un fattore determinante nell’insorgenza di molti malesseri psicologici, la paura di risultare inadeguati, incompetenti, non all’altezza.

Il timore di fallire, apparire ridicoli, di danneggiare qualcuno o essere rifiutati a causa dei propri comportamenti; ciò che può essere considerato sbagliato è potenzialmente infinito, avendo a che fare con le azioni, gli atteggiamenti, le caratteristiche che ogni soggetto non accetta di se stesso.

In particolare il timore dell’errore si lega a un tema di identità, ossia quando sbagliamo riconoscendo però la natura contestuale dell’errore – NON SIAMO sbagliati bensì abbiamo messo in atto un comportamento che in una determinata situazione non ha generato gli effetti che ci aspettavamo – le ripercussioni emotive delle nostre azioni si riducono; quando invece pensiamo che l’errore compiuto ci definisca, produca agli occhi degli altri e ai nostri un’immagine globale di inadeguatezza, soffriamo molto di più. In questi casi non riusciamo a distinguere tra ciò che siamo e ciò che in una specifica condizione abbiamo fatto, e la percezione di fallimento finisce per alimentare le convinzioni che già avevamo su noi stessi in merito alla nostra incompetenza.

L’evento episodico e l’idea più generale si rinforzano a vicenda, poiché nell’affrontare una situazione che ci mette alla prova – o che noi crediamo rappresenti una prova – siamo condizionati dal pensiero di non essere all’altezza e quando abbiamo, a causa di tale pensiero, un esito negativo, siamo ancora più persuasi della nostra incapacità innescando il più classico dei circoli viziosi.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale evidenzia questi meccanismi e interviene per modificarli, mostrando al soggetto che l’identità è il prodotto di innumerevoli fattori costantemente in divenire. Il nostro valore personale non dipende dal successo di una singola azione e anzi, proprio vincolando la misura delle nostre capacità all’assenza di errori dimentichiamo un aspetto fondamentale: non esistono fallimenti oggettivi, la stessa parola “fallimento” non può essere utilizzata per descrivere ciò che gli esseri umani esprimono nel corso della loro vita.

Chi volesse ricevere maggiori informazioni per intraprendere una terapia dell’ansia può contattare il Dott. Gianluca Frazzoni Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e fissare un primo consulto gratuito in uno degli studi di Milano.
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